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YARÀKÁ

Yarákä è un progetto nato nel 2015, attento ad esaltare la componente multietnica, in particolare quella comune matrice ritmica proveniente dall’Africa, che funge da catalizzatore e permette di sperimentare contaminazioni audaci con le sonorità Mediterranee e del Sud Italia. L’ensemble è formato da Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino, tre musicisti tarantini che ricercano per esprimere una identità personale, per riscoprire le tradizioni con un’apertura verso la modernità e la contaminazione tra culture. L’obiettivo della ricerca degli Yarákä è infatti quello di sublimare in musica il concetto di ritualità che caratterizza le pratiche legate alle tradizioni popolari, esplorando l’ancestrale rapporto uomo-natura. Yarákä è infatti una parola composta dai 4 elementi acqua, aria, fuoco e terra – in lingua tupi-guaraní, una tra le più importanti tribù amazzoniche che rappresenta per la band un esempio perfetto di coesistenza tra uomo e natura.

Gli Yaràkä si sono esibiti in molte venue e festival, tra questi: Ethnos Festival (Napoli, finalisti del premio Generazioni), Premio Parodi (Cagliari, finalisti e menzione degli artisti in gara), Museo di Bologna per il festival (S)nodi, Raizes World Music Festival (Catania), Bari in Jazz, Premio Alberto Cesa, Taranto Jazz Festival in apertura al concerto di Enzo Avitabile, Artisti in Piazza (Pennabilli), Teatro Madre Festival (Ostuni), Festival Pensieri Correnti (Locorotondo) in apertura al concerto del Canzoniere Grecanico Salentino), etc.

Nel 2018 pubblicano l’album d’esordio Invocaçao. Nel 2019 sono protagonisti di una mini tournée in Austria (Vienna e Linz) e Germania (Monaco di Baviera e Regen).
Nel 2022 pubblicano il documentario Nastya dal greco anastasis (rinascita), prodotto da Zero Nove Nove con il sostegno di Puglia Sounds Producers: i suoni popolari del Sud del mondo incontrano la riscoperta del dialetto tarantino, un connubio che si fa cifra stilistica di questo percorso.
L’esecuzione in anteprima di alcuni brani dal vivo si alterna al racconto del nuovo repertorio. Questo racconto avviene nelle vie della Città vecchia di Taranto, il cuore pulsante della tarantinità: dalla Chiesa di San Domenico alla Chiesa di Sant’Andrea degli Armeni passando per l’ipogeo paleocristiano “Antro della sirena”.

English

The Yarákä project, which began in 2015, has always been attentive to emphasizing and celebrating their multi-ethnic component, in particular the common rhythmic matrix coming from Africa, which acts as a catalyst and allows for experimentation in a bold crossing over of Mediterranean and Southern Italian sounds and influences. The ensemble, composed of three musicians from Taranto, Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone, and Simone Carrino, seeks to express personal identity and to rediscover traditions with an openness towards modernity and cross-culture contamination. The aim of Yarákä’s research is, in fact, to uphold and exalt the concept of rituality in music that characterizes practices linked to popular traditions, by exploring the ancestral relationship between man and nature. The word Yarákä actually has the four elements in it – water, air, fire, and earth – in the Tupi-Guarani language, which is one of the most important Amazonian tribes that represent a perfect example of coexistence between man and nature for the band.

Yaràkä has performed in many venues and festivals, among others: at the Ethnos Festival (Naples, finalists of the Generazioni prize), Parodi Prize (Cagliari, finalists, and special mention among competing artists), Museo di Bologna for the (S)nodi Festival, Raizes World Music Festival (Catania), Bari in Jazz, Alberto Cesa Prize, Taranto Jazz Festival opening for Enzo Avitabile’s concert, Artisti in Piazza (Pennabilli), Teatro Madre Festival (Ostuni), and at the Pensieri Correnti Festival (Locorotondo) opening for Canzoniere Grecanico Salentino’s concert), etc.

In 2018, they released their debut album Invocaçao. In 2019, they were featured in a mini tour in Austria (Vienna and Linz) and Germany (Munich and Regen).

In 2022, they published the documentary Nastya from the Greek word anastasis (rebirth), produced by Zero Nove Nove with the support of Puglia Sounds Producers: the sounds of the people from the southern hemisphere encounter the rediscovery of the Taranto dialect, a combination that becomes the stylistic signature of this journey.

The preview performance of several live songs alternates with the story of the new repertoire. This story takes place in the streets of the old city of Taranto, the beating heart of tarantinità: from the Church of San Domenico to the Church of Sant’Andrea degli Armeni passing through the paleo-Christian underground oil mill hypogeum “Antro della sirena”. 

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